Voci della Grande Guerra

Nome proprio zona

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: zona  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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zona 15

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DocumentoSeq.Testo 
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
306Il Comandante della Zona non ha un uomo di riserva.
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
471Il Comando della Zona risponde:
1915, soldato T., in Procacci, p. 402

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
1Da Zona di guerra A Zona di guerra.
1916, soldato, in Procacci, pp. 420-421

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
1Da Samedan ( Svizzera ) A Zona di guerra
1916, soldato, in Procacci, p. 432

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
1Da Zona di guerra A Genova
1916, Dante, in Procacci, pp. 441-442

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
1Da Zona di guerra A S. Matteo della Decima ( Bologna )
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
3[... ] sofro e mi toccherà sofrire non potete immaginarvi nemmeno un percentuale, se voi sapreste come sono entusiasti i soldati malediscono tutti cueli che sono stati per la guerra [... ] Da Zona di guerra A Campo Ligure (Genova) 8 aprile 17 Carissima Marinin Oggi essendo giorno di Pacqua vengo atte concueste mie pocheriche arrispondere alla tua lettera che lo ricevuta ieri mi fece molto piacere disentire checiè stato mio compagno di masone e ò sentito che tiafatto piacere e chetihadetto che parte il 15 masarà facile che parte il 17 forsi disicuro miaveva pure sicurato cheva anche a Casamia ma ancora nonso secisarà andato — dunque riguardo a oggi che è la Santa Pacqua riguardo amme ettutti è ungiorno come ieri e tutti lialtri giorni ma riguardo amme melapasso benissimo che è ricevuto le tue notizzie e sendo dopo alprimo rancio miconsolo unpo che mipare di parlarti conte davicino e oggi è pure un belgiorno che non piove ma è piovuto tutta la setimana poi il giorno 4 ciè stato il prete a dire messa che io erra fino daquellavolta da Clemolino che nonavevo piu visto a dire e piu ungiorno chelaltro vera dinuovo percompiere la pacqua che è unano intiero maqua inguerra anno molto lamanicha larga ma ippiù tanti nonevogliono sapere dei preti — poi ti facio pure sapere che più ungiorno che laltro andiamo via diqua che veniamo indietro e poi sichambia fronte e io mi temo che sivade a starpegio che perche miè sempre socesso cosi — mia mandato assalutare Geppu da Toni dizammà e mi disse che pure lui cambia di posto pure — poi ti facio pure sapere che qua vicino amme a Valle riciè 2 reggimenti di fanteria si sono rifiutati dindare intrincea cuindi sono chiusi nelle barache e sono circondati dai carabinieri a Cavallo e anno tirato ammazare il generale — Poi riguardo amme tiposso dire che lamia Salutte è sempre ottima come neò sentuto dite almomento più mi resta che augurandoti inmiei Sallutti e pertutti infamiglia e tuo Padre e pure ai tuoi Fratello e una forte stretta di mano da sempre tuo fezzio — O. Mattia Ciau addio addio Da Zona di guerra A Lecco 14 .
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
13Ve lo torno a ripetere che io non posso assolutamente vivere in questo modo se è per il mangiare non posso resistere solo con quello che mi danno e per il fumare non posso fare a meno, se non ne avete fatemi la cortesia vendete qualche cosa magari anche una vacca insomma quello che volete basta che mi mandate qualche cosa un po spesso se volete che non vadi incontro a qualche pericolo grave Da Zona di guerra A Oggiono ( Como ) poveretti che vita ci tocca fare peggio dei cani, ma tutto passerà poi torneremo a casa sani e salvi quando avremo vinto secondo la mia idea non lo credo di portare la vittoria come ci dicono i nostri ufficiali che vogliono vincere ma sara impossibile perché non gli portano punto rispetto per quello non si potrà mai fare bene perché vogliono solo la disciplina e i doveri e i nostri diritti non ce li danno come possiamo fare a far bene Da Zona di guerra, Carissimo S., Da qualche giorno ho qui in mia compagnia il caro Mario , spesso parliamo di Lei e delle nostre care famiglie.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
27Insieme a Mario la saluto e l’abbraccio caramente suo F. T. Da Marsiglia ( Francia ) A Zona di guerra Marsiglia 12 Maggio 1917 Carissimo Compare
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
46Basta io termino perché mi vendico di più solo Da Zona di guerra A Oggiono ( Como ) 18.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
85Tutti i militari tanto sedentari che Inabili l’hanno mandati in Zona d’operazione, ma le circolari ministeriali non si rispettano fanno come gli piace.
1917, soldati, in Procacci, pp. 471-475

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
14 P. Emanuele Ciau à tutti Da Zona di guerra A Oreno ( Milano ) 12.
1917, soldati, in Procacci, pp. 471-475

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
20Invece questa volta, presero l’esempio dei suoi capi, non più oltre voglio proseguire, io ho visto, ho udito e conservo triste memoria Da Zona di guerra A Zona di guerra 9. 12. 17 Antonio carissimo Abbiamo ricevuto la tua cara lettera per la quale abbiamo inteso che la tua salute e ottima così pure possiamo assiccurarti anche di noi tutti di famiglia, Antonio intesi che nella tua lettera che vuoi che ti scriviamo tutte le novità del paese per primo ti devo dire che cui ci sono stati i francesi e sono rimasti cui per 3 giorni ma erano buona gente e avevano tanta fiduccia loro dormivano 6 nella nostra terra loro mangiavano in casa nostra e cuello che avanzavano laziavano tutto in cima alla nostra cridenza ma se avessi visto quanto da mangiare che le davano alla mattina bevevano il caffé con la graspa poi alle 10 avevano carne suppa e paste assiutte e poi il cafè ancora poi alle 4 di nuovo carne e poi minestra e risotto asciutto che bisognava vedere e non avevano nessuna disciplina ai soldati loro non fano saluto ai suoi uficciali loro non vano di sentinella perché qui avevano le carette di munizioni e nessuno era di sentinella e cui ci stavano artilieri e ai laghi cistava li alpini ma erano gente buoni e galantuomini e dopo partiti i francesi sono arrivati cuei del 99 di fanteria che poverini ano fatto un mese di trincea che anzi tanti erano nella caserma santini a piove di scacco e sono arrivati tutti pieni di fame e venivano fuori per le case a dimandare una fetta di polenta fredda che facevano pietà ma lindomani mattina partono e vadono alla parte di Rovigo di linea al po che questa è una grazia per noi perché ci andava una polenta alla sera e in via delle trincee cui non ne anno ancora fatto neanche una soltanto che fuori cittadella e alla casaretta ma i ga messo i reticolati da castaldello da gianocche e da [... ] e ai laghi e tutta la strada provinciale di cittadella e bassano la se tuta piena ma cui alla campiagna del tron nonce nessun disturbo.
1918, Nino, in Procacci, pp. 476-477

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
1Da Zona di guerra A Genova Zona di guerra 157 Regg.
1918, soldato, in Procacci, p. 477

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
3questi criminali che sono i soli responsabili di questo macello non sono ancora sazi di sangue, oppure bisogna a loro come a belve sitibonde continuo sanguee voi che siete a casa non lasciatevi illudere dalle chiacchiere del giornale che nelle trincee la vita è molto differente, e certo il pensiero collettivo dei soldati non è certo né la continuazione della guerra né l’idea della vittoria, ma bensì il ritorno alle proprie famiglie e alla fine di tutto ciò Da Zona di guerra A Scafati ( Salerno ) Zona di guerra 2.

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