Voci della Grande Guerra

Nome proprio figlio

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: figlio  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

Varianti forma:
figlio 1

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DocumentoSeq.Testo 
1916, prigionieri, in Procacci, pp. 481-485

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
8Mio amatissimo Sposo non ti posso splemere di chi moltti scanti abbiamo preso diprò che tu sei pregioniero, che il comando amandato una risposta al marascallo da Vittoria egià in casa nostra avvenuto il marascallo cun carebbinieri, ese anno venuto aprentere tutte menotamente i letteri che tu me ai mandato durante il tempo che sei stato al fronte eanghe cuelle da Palermo , etutte lanno leggiute unaperuna e già nei loro letteri nonge anno trovato niente da malo perché forsi gli anno stato soldati della tua compagnia che te anno fatto cualche infametà, che cianno raporttato come colamente, che tu non ai stato preso pregoniero, tecesei dato tu in tua volonta enonti posso splemere delle guante scante eseccarezzi abbiamo pigliato ecueste lettere selamo venuto apegliare, ai 14 di Maggio ed’ora alla settimana scorsa avvenuto unaltra vollta un garabbiniere, era avvenuto aportare cuesta scagliorata notizzia che me avvenuto addire vostro sposo dove sitrova edio rispontento sitrova pregioniero e loro me aresposto noné pregioniero e disarttori ma adetto alla fine della guerra a Litalia nongi può venire perché venento in a Litalia , à la fecelazzione è in questa parola che me adetto era meglio che me dava una pugnalata al Cuore, mano di dirme questo, perciò mio Stimatissimo Sposo , se riconosce come è il fatto vuoldire che alla fine della guerra fai la volontà didio che ti armovi da dove sei mano giammai che dovessimo provare cuessa amarissima pena nel nostro Cuore, se vuoldire che cuesto che sedice è una buggia perché credo che è una buggia certtamente, cuando poi si termina tutto viene a Litalia come tutti gli altri eti cercchirai le tuoi difese adi grande vampa che tengho nel mio Cuore, ma pazienza dobbiamo far la volontà Di Dio per tutte cueste pene, basta passeremo ale più cari saluti, primo ti abraccio etti bacio io forttamente al mio seno, ti dona mille baci il nostro amato Figlio , ti abbraccia forttamente la nostra cara mama che poveretta pure hà una grande pena nel suo Cuore, puro come me, ti abraccia mio papà inzieme contua sorella Ciccina ti abracciano le miei sorelline ti saluta compare Domenico inzieme contua sorella Vannina , ti salua il zio Francesco è famiglia ti saluta Filippo è famiglia infine ti salutano tutti gli amici e vicini della strada salutiamo tutti in famiglia e Gaetano M. ,

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