Voci della Grande Guerra

Nome proprio dio

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: dio  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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dio 100

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DocumentoSeq.Testo 
1917, Maffii, in Prezzolini, pp. 277-291
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
37Dobbiamo scampare, per Dio :
1916, Missiroli, in Prezzolini, pp. 379-382
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
9Come tutte le opere umane, che implicano la tragica esperienza del dolore e del male, questa guerra si svolge contraddicendo a tutte le forme mentali, che invocano un ordine prestabilito e fermo in termini immutabili; contraddice soprattutto al cattolicesimo, che nella guerra non può non vedere l’ultima espressione dell’eresia che, negando Dio e il soprannaturale nel pensiero e nella coscienza, non può ritrovarlo nel mondo.
1916, Gaspare, in Procacci, pp. 419-420

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
4Vengo con questa mia presente lettera per rispondervi alla vostra graziosa lettera e il vaglia che ho ricevuto e la cartolina che o anche ricevuta questa mattina dandovi la bella e consolante notizia che grazie ha Dio godo una perfetta salute come pure spero di voi tutti.
1916, soldato, in Procacci, p. 430

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
5consideriamo o Patriotti che questa mala vita non si puo soportare piu, e anche ve lo diciamo nel vero senzo della fede, che ogni giorno Preghiamo a Dio e i Santi e anche a chi cia messo la culpa di succedere questa Maledetta guerra che lei la chiama Santa:
1916, Mario, in Procacci, pp. 444-445

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
14non pretendo di più, solo che Dio se realmente esiste mi conservi la salute:
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
88Mi raccomando di non farlo sapere a nessuno, benché ritorni a Cormons , Dio ci darà la fortuna di sistemarmi.
1918, Nino, in Procacci, pp. 476-477

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
8Però questo te lo scritto ma non lo faccio perché mi sono bene informato dal mio confessore e mi ha dato per consiglio di portare pazienza e di stare sempre in grazia di Dio che a fare il matto posso perdere la grazia sua e perdere l’anima, e persa una volta l’anima non si acquista più e per questo consiglio ti prometto che faro sempre il buono e se non si vedremo più in questo mondo si vedremo in Paradiso.
1918, prigionieri, in Procacci, pp. 491-506

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
209Perfino il Governo russo di Kerenski ha fatto mandare delle biscotte ai nazionali e Dio sa se ne avevano bisogno:
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
12Non avrei pace, se Dio con lui mi vuole è perché mi vuol bene e che mi ama e non vuol che le mie sofferenze siano delugate, rasegnati alla mia brutta sorte, consola i miei cari genitori e prega per lanima del tuo Dino, se un altro Ideale per te è preparato vogliale bene al pare del mio ma ricordami sempre nelle tue preghiere.
1916, varie, in Raviele, pp. 49, 53-54, 57, 61-62, 65-66, 69

1977
Lettere dall’Itaglia| lettere di soldati meridionali dai fronti della Grande guerra
17Con profonda stima abbiamo appreso i vostri desiderati scritti e tanto ci congratuliamo che il vostro esito di salute va migliorando giorno, per giorno e pregheremo il sommo Dio che presto sarà la vostra guarigione, ancora megliore di prima, per noi un giorno far fronte ai destini del paese, e di tenere sempre alto il morale del nostro amato paese, che è stato rovinato per il passato, e con questo ora tragica, finiscono di menarlo nelle più profonde rovine.
1917, varie, in Raviele, pp. 73, 77, 81-82, 83-85, 89

1977
Lettere dall’Itaglia| lettere di soldati meridionali dai fronti della Grande guerra
72Con molto piacere ho ricevuto vostra cartolina e ho capito tutto ma però io perciò mi ho rivolto da voi che voi mi potete fare guesto favoro e so ben certo che voi ne ha avete combassione dei soldati però non ascoltate le ciarle che dice mia moglie perché ben sapete di che famiglia viene però tutto quello che lei mi fa me lo fa a me perché sapete le donne S. Martino gianno una lingua troppo lunga perché lei e Istruito e siete capo di paese e guesse sono donne di mondagnie che non sanno niente le cose le fanno facile ma spero di vederci con la mano di Dio non altro tandi saluti con la vostra indera famiglia e sono sempre vostro servo
1915, Malagoli, in Monti vol. I, p. 32

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
20Con la fede del vero cristiano, che le prove sopporta, Dio ringraziando di avergliele inviate se esse gli gioveranno per l’eterna salute, io accetto tranquillo questa necessità che mi angustia, sapendo che per essa più degno mi rendo di vantarmi figlio del mio suolo.
1917, Corbini, in Monti vol. I, pp. 33

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
15Abbandoniamo la nostra debolezza riposta nel nostro corpo, e insieme, sia pur da distanti luoghi, invochiamo da Dio prima la vittoria e poi la bella pace, proponendoci di fare tutto e di adoperarci in ogni modo e con serena fiducia per il raggiungimento dei due grandi fini.
1915, Cambini, in Monti vol. I, pp. 41-42

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
25e, se Dio mi dà grazia di vederli, ho portato a posta la pistola sua, quella che han tolto di dosso a lui ferito a morte, per riprender la partita interrotta il 30 giugno....
1915, lettere, in Monteleone, pp. 66-78

1973
Lettere al re: 1914-1918
99Dio salvi l’ Italia , Dio voglia che il re non macchia il suo regno.
1916, lettere, in Monteleone, pp. 88-111

1973
Lettere al re: 1914-1918
24Deve sapere che sono quasi tutti Padri di famiglia che anno altro che pensare alla guerra anno i loro interessi, Moglie e figli da pensare e una vergogna a vedere tutte le famiglie desolate non vi dice niente la vostra coscienza, anche non ci fosse un Dio , ma l’umanità stessa:
1916, lettere, in Monteleone, pp. 88-111

1973
Lettere al re: 1914-1918
106Sagra corona vengo a raggiungervi con queste parole date da Dio di farve sapere che iddio lascia fare e nessoprafare siccome io sono un povero vecchio all’età di anni 68 che vivo da solo in campagna, una notte del mese passato mi sentiva crepare il cuore io mi alzio dal letto per uscire fore di prendere aria guardo la luna e vedo e vedo una croce con pochi letteri che diceva pace pace pace sono stanco anch’io, io dopo letto queste parole mi a messo appaura e stava già per morire, in corso la mia malattia mi viene in sogno santo matteo e mi dice di farvelo sapere, altramente guai pell’europa perché non è guerra ma è distruzione di poveri figli d’ Italia che anche a dio gli dispiace di vedere questo massagro di vite umane senza ottenere nulla del vostro scopo e io non credo che si pò ottenere perché il nemico è molto potente tutti morrete e nulla si otterrà no perché manca il coraggio ma è difficile perché sono tutte montagne perciò sentite la divina parola di dio che tutto va bene, ora che dio ci a dato questa speranza gentilissimo Maestà parlate cun e vostre alleate di ottenere questa pace che iddio ce benedice altramenti guai pell’eoropa sentite quello ch’io vi dirò come uomo vecchio e santo perché io oggi domani moro e vado in paradiso e i guai rimangono a voi.
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157

1973
Lettere al re: 1914-1918
67ora noi soffriamo per questo la fame, uniti e compatti assaliamo le case le ville dei ricchi Signori le quali rigurgitano d’ogni grazia di Dio , giacché essi ebbero tempo e denari per provvedersene a tempo debito.
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157

1973
Lettere al re: 1914-1918
210Perché essi ebbero il campo di farsi le proprie scorte di ogni ben di Dio :::

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