Voci della Grande Guerra

Nome proprio S. Michele

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: S. Michele  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

Varianti forma:
s. michele 8

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DocumentoSeq.Testo 
1922, Douhet, pp. 1-46
Douhet, Giulio
1922
Diario critico di guerra 2: Anno 1916
549 S. Michele non è nostro, non sono nostri i famosi Sei Busi , siamo ancora aggrappati al pendio occidentale del Carso .
1916, Ungaretti, in Prezzolini, p. 186
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
5del S. Michele
1916, Ungaretti, in Prezzolini, pp. 187-188
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
2Da Devetachi al S. Michele ,
1916, A. Giovanni, in Procacci, p. 409

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
3Di ciò che ti spiego questa e una guerra proprio di distruggere le povere truppe combattenti, perché a tutte le vanzate che si anno fatto si anno avuto delle grandi perdite e anche da parte loro anno del gran massacro, risulta questo che non e come si manovrava in libbia che ogni combattimento si conquistava del gran terreno, invece qui si sta dei mesi fermi, e dopo facendo una vanzata a favore nostro risulta a conquistare dei 20 metri fino a 50 al di più, perché loro anno delle trincere fatte vicino da una all’altra, e avanti alla trincera anno un riticolato fatto in spine di ferro e figurati che anno un spazio di quasi 6 metri, e noi per andare a lassalto alla baionetta bisogna prima che lartiglieria spara sempre a granate sul riticolato a sta che lo fa saltare per aria, dopo se qualche punto ce ancora, bisogna andare con i tubi di gelatina esplosiva che sono di ferro allora si mettono nel mezzo questi tubi che sono lunghi un 5 metri si accende la micia e spara, e allora viene a sfragassarsi tutti quei fili di ferro e per fare questa operazione restano molte vittime perché mentre vai avanti loro sparano fucilate e bombe e diviene sempre a essere colpiti, dopo tutto ciò quando si va a lassalto baionetta loro sono ben coperti in trincea con le loro feritorie che loro non sono mai colpiti e noi mentre si marcia avanti abbiamo delle grande perdite e pure tante volte ci tocca sempre a dabandonare le trincere che loro anno i tiri di artiglieria in precisioni alle trincere conquistate, come pure sul S. Michele si può chiamare cimitero e via via sono andato quasi sette o otto volte a lassalto senza conquistare niente, dopo andato il nostro Regg.to si è fatto molto onore che in 2 assalto si conquisto un gran trincerone e una quantita di prigionieri, ma però per conquistare quella posizione ci è toccato a lasciare quasi più della metà e tutti gli ufficiali anche rimasto perduto.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
69Non mi trovo a Cormons , come a tutti ho dato a d’intendere, ma sul S. Michele (luogo chiamato Boschini ) telefonista in un’osservatorio del Corpo d’Armata .
1915, lettere, in Monti vol. I, pp. 25-31

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
3Caduto sul S. Michele il 7 dicembre 1915.
1915, Malagoli, in Monti vol. I, p. 32

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
3Caduto sul S. Michele il 29 giugno 1916, studente.
1915, Veneziani, in Monti vol. I, p. 45

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
3Caduto sul S. Michele il 25 ottobre 1915.

Forme correlate:

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