Voci della Grande Guerra

Nome proprio Mario

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: Mario  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

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mario 15

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DocumentoSeq.Testo 
1980, Fontana, pp. 68-142

1980
La grande guerra: operai e contadini lombardi nel primo conflitto mondiale
1015vostro Mario
1980, Fontana, pp. 68-142

1980
La grande guerra: operai e contadini lombardi nel primo conflitto mondiale
1114tuo sempre Mario
1921, Monelli, pp. 1-121
Monelli, Paolo
1921
Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino
1594Quando venimmo sul Cauriòl , i cecchini ci molestavano ai passaggi obbligati, sparavano sulle corvé, tiravano dai punti più inopinati — hanno ucciso un capitano che usciva dal piccolo posto, hanno fatto prendere una paura matta al dottore che s’era ritirato sotto una pianta nella posa di Mario sulle rovine di Cartagine , e dovette scappare in fretta con i pantaloni in mano.
1935, Monti vol. II, pp. 7-46

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.2)
739Il vostro MARIO .
1916, M.E., in Procacci, p. 440

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
5Ricevi tutti S e baci tuo amico Mario .
1916, Mario, in Procacci, pp. 444-445

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
19 Mario
1916, Mario, in Procacci, pp. 444-445

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
20Carissima Orsola, non posso descrivere la gioia che provai veder Mario ;
1916, Mario, in Procacci, pp. 444-445

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
24mi dico affezionatissimo Mario
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
13Ve lo torno a ripetere che io non posso assolutamente vivere in questo modo se è per il mangiare non posso resistere solo con quello che mi danno e per il fumare non posso fare a meno, se non ne avete fatemi la cortesia vendete qualche cosa magari anche una vacca insomma quello che volete basta che mi mandate qualche cosa un po spesso se volete che non vadi incontro a qualche pericolo grave Da Zona di guerra A Oggiono ( Como ) poveretti che vita ci tocca fare peggio dei cani, ma tutto passerà poi torneremo a casa sani e salvi quando avremo vinto secondo la mia idea non lo credo di portare la vittoria come ci dicono i nostri ufficiali che vogliono vincere ma sara impossibile perché non gli portano punto rispetto per quello non si potrà mai fare bene perché vogliono solo la disciplina e i doveri e i nostri diritti non ce li danno come possiamo fare a far bene Da Zona di guerra, Carissimo S., Da qualche giorno ho qui in mia compagnia il caro Mario , spesso parliamo di Lei e delle nostre care famiglie.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
14 Mario sta benone, ma non come crede Lei, perché adesso pur’io mi trovo un tantino più avanti, e con queste giornate tremende la vita non è troppo sicura — spesse volte sfidiamo la morte da vicini.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
15 Mario però spera di squagliarsela, ma intanto per ora è qui.
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
20La prego anche di mantenere l’assoluta segretezza per la sua e mia famiglia, perché i miei mi credono tuttora al mio solito posto, e pur lontano da Mario .
1917, lettere soldati, in Procacci, pp. 456-463

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
27Insieme a Mario la saluto e l’abbraccio caramente suo F. T. Da Marsiglia ( Francia ) A Zona di guerra Marsiglia 12 Maggio 1917 Carissimo Compare
1916, prigionieri, in Procacci, pp. 481-485

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
6Sono contento che Nino facci bene io gli auguro di cuore che continui a fare il bravo e così sarà la vostra consolazione e sarà rispettato da tutti perché in una famiglia basta uno che facci a modo suo e che io sebbene ancora giovane di età sono oramai vecchio di esperienza perché nella mia vita ne ho passate tante che mi hanno fatto cambiare modo di agire, e che aspetto che termini questa grande guerra per potere tornarmene tranquillo a casa per potere poi col mio lavoro farmi una posizione e darvi prova della mia perfezione, mi faresti un grande favore di farmi sapere se veramente mi hanno condannato alla fucilazione, fatemelo sapere senza timore se è vero perché a me non me ne importa niente del passo che ho fatto anzi ne sono contento del passo che ho fatto perché vale più la mia vita che tutto l’oro del mondo e un giorno credo non molto lontano ne goderò i frutti non restandomi per il momento altro da dire vi saluto di cuore e ricevete mille baci dal vostro aff.mo figlio Mario un bacio a nome mio al Nino, saluti a tutti i miei amici, cuanti ne sono morti a Da Vittoria ( Ragusa ) Vittoria 21 Luglio 1916
1915, lettere, in Monti vol. I, pp. 25-31

1935
Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1)
17 MARIO .

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