Voci della Grande Guerra

Nome proprio Inghilterra

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: Inghilterra  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

Varianti forma:
inghilterra 118

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DocumentoSeq.Testo 
1918, Prezzolini, pp. 6-7
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
8È stato volontariamente in Inghilterra , dove ha organizzato gli italiani ed ha cercato di far sentire loro un po’d’orgoglio nazionale.
1916, Papini, in Prezzolini, pp. 213-218
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
29La Germania aveva un esercito formidabile, la volontà di primeggiare, la facoltà d’organizzare; l’ Austria una burocrazia ben congegnata e fedele, una tradizione militare; l’ Inghilterra il più grande impero, la più grande flotta, la più grande finanza del mondo; la Francia il vecchio spirito guerriero dei celti, mai spento attraverso rivoluzioni e democrazie, la potenza del risparmio, quell’orgoglio nazionale ingiusto ma stupendo che raddoppia ogni forza; la Russia la sterminatezza delle terre e degli uomini; l’ America l’abbondanza di tutte le ricchezze naturali e in più la sovrabbondanza dell’oro.
1916, Bissolati, in Prezzolini, pp. 334-337
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
11La Serbia con le truppe dislocate al sud, la Russia col suo allestimento guerresco tuttora incompleto, la Francia col governo assente e in piena febbre di interne discordie, l’ Inghilterra con la piaga aperta e sanguinante della crisi irlandese; potrebbero ripresentarsi mai condizioni più propizie alla vittoria germanica:
1916, Bissolati, in Prezzolini, pp. 334-337
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
34L’ Italia non può dare, come dicevo poc’anzi, la promessa di una partecipazione attiva ad un conflitto anglo-germanico (questo era allora il punto pericoloso nei rapporti fra i due gruppi europei, mentre oggi il fatto determinante l’urto fra i due gruppi è il conflitto slavo-tedesco) nel senso di mettersi in armi contro la Francia e contro l’ Inghilterra ; questo gli im peri centrali non possono chiedere e non chiederanno.
1915, Salandra, in Prezzolini, pp. 342-355
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
55Era la mediazione intorno a cui si affaticavano l’ Inghilterra e l’ Italia .
1916, Meda, in Prezzolini, pp. 358-362
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
6mai avremmo potuto prendere posizione colla Germania che apriva le ostilità lacerando brutalmente un trattato, occupando violentemente il Belgio , e punendolo atrocemente per la resistenza ch’esso aveva opposto a lasciarsi disonorare ed avvilire; mai avremmo potuto favorire la politica austriaca di egemonia balcanica, politica, la quale avrebbe eliminata per sempre, se vittoriosa, ogni possibilità per noi di migliorare le nostre condizioni adriatiche e di ottenere sulle Alpi confini meno malsicuri; mai avremmo potuto volgere le armi contro la Francia nell’ora in cui essa si vedeva obbligata a difendere il proprio territorio, senza aver dato in alcun modo causa al divampare della conflagrazione; mai avremmo potuto trovarci contro l’ Inghilterra senza compromettere le nostre sorti nel Mediterraneo : ragioni ideali e considerazioni realistiche si associavano nel segnarci la via, nell’imporci un contegno che poteva avere le apparenze di una infedeltà politica, ma che aveva la sostanza di un dovere morale.
1917, Salvemini, in Prezzolini, pp. 371-372
Prezzolini, Giuseppe
1918
Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese
2Il tentativo di staccare l’ Austria-Ungheria dalla Germania , a cui lavorarono lungamente l’ Inghilterra e la Francia nel decennio che precedè la guerra, è oramai definitivamente fallito.
1917, lettere varie, in Procacci, pp. 507-517

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
254le autorità tedesche rispondono che non possono dar di più ai prigionieri ed esortano gli ufficiali a rivolgersi alla madre patria od all’amica Inghilterra .
1918, Ugo Sella, in Procacci, pp. 517-519

2000
Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra
45Ora arriva da due mesi il pane che spedisce il Governo italiano, ma occorre che il Governo si interessi per la spedizione di altri generi alimentari, abiti e calzature, come fanno in Francia ed in Inghilterra .
1915, lettere, in Monteleone, pp. 66-78

1973
Lettere al re: 1914-1918
87Colui che si accinge a tradire i patti, colui che vuole sacrificare l’ Italia per servire l’ Inghilterra e Francia merita il massimo dei castighi.
1915, lettere, in Monteleone, pp. 66-78

1973
Lettere al re: 1914-1918
89Vogliamo la pace perché non abbiamo ragione d’intervenire in un conflitto voluto dallo spavaldo Poincaré e dalla insaziabile Inghilterra , la quale vuole, pretende che gli Italiani sostituiscano i beduini che non trova più.
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157

1973
Lettere al re: 1914-1918
166Vostra Eccellenza per ubbidire l’ Inghilterra avete rovinato tutta l’ Italia .
1917, lettere, in Monteleone, pp. 132-157

1973
Lettere al re: 1914-1918
168e abbasso l’ Italia perché l’ Italia sdimenticò tutti l’oltraggi che abbiamo avute della francia, quando noi ci troviammo in conflitto con l’ Africa che fece tutto per la nostra distruzione, quando fu restato Defelice che stava per volere recarsi in Sicilia , quando fu della libbia che fece tutto quel che poté, ed ora i svergognati italiani per accontentare l’ Inghilterra anno sdimenticato tutto ed anno rovinato tutto lo stato, e ancora cercate di camminare su questa infamia, per cui preghiamo di ricettare ogni cosa onestamente, per del resto non abbiamo nulla da vivere noi siamo qui dei vespri, noi siamo quelli dei borbonici e noi saremo qualche altro.
1918, lettere, in Monteleone, pp. 158-166

1973
Lettere al re: 1914-1918
68perché lo schifoso Sonnino ci ha venduto all’ Inghilterra , mani e piedi legati, sì egli ha voluto la guerra per fare il giuoco della superba e testarda Albione ;

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