Voci della Grande Guerra

Nome proprio 2° armata

Legenda: Luogo Persona Organizzazione

Lemma: 2° armata  –  Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione

Varianti forma:
2.a arm. 1
2.a armata 56

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DocumentoSeq.Testo 
1921, Cadorna vol. II, pp. 119-193
Cadorna, Luigi
1921
La guerra alla fronte italiana fino all’arresto sulla linea della Piave e del Grappa: 24 maggio 1915-9 novembre 1917 vol. 2
170E, nel fatto, fu gran ventura che esse gravitassero verso sud, poichè altrimenti sarebbero state inevitabilmente travolte dalla fiumana degli sbandati nella rotta dell’ala sinistra della 2.a armata .
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180per la fanteria, oltre a tre quinti alla 2.a armata, un po’meno di un quinto alla 3.a armata, un quinto come riserva del Comando supremo; per l’artiglieria: due terzi alla 2.a armata ;
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182La disponibilità della 2.a armata in fatto di forze risultava così largamente commisurata alle esigenze della difesa, da non potersi ammettere l’intervento delle riserve del Comando supremo che in sostituzione delle unità della 2.a armata provate in combattimenti di usura, oppure a scopo di contromanovra.
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230A ciò certamente contribuirono concezioni di ordine controffensivo per parte del comandante della 2.a armata , delle quali parlerò in seguito.
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238Si era detto — continuò egli — che il comandante della 2.a armata dissentisse dal parere del Comando supremo; è vero, soggiunse, e su questo punto dissentiva anche allora, ma era un suo concetto personale, e non avrebbe osato neppure allora garantire che i risultati sarebbero stati quali egli sperava.
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242Certo è però che il comandante della 2.a armata intendeva, e ciò non era forse in piena armonia coi concetti del Comando supremo, che questa difensiva non avesse carattere passivo, ma controffensivo, e voleva, dopo una prima resistenza, piombare sul nemico con truppe raccolte nella conca di Vhr .
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245In quel discorso si lascia intendere che io avrei preferito la difesa passiva in contrapposto al comandante della 2.a armata che «intendeva che questa difensiva avesse carattere controffesivo».
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249Pensava il comandante della 2.a armata che il valore del nostro soldato è assai più elevato nell’offensiva che nella difensiva; egli era d’avviso che si dovesse parare l’azione avversaria o con un attacco, o almeno apprestando una poderosa controffensiva strategica.
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251Questa controffensiva, da effettuarsi con una massa di 6 brigate ben preparate, avrebbe dovuto partire dalla conca di Vhr (come il comandante della 2.a armata disse nelle conferenze tenute il 17 - 18 ottobre ai comandanti di corpo d’armata) e svolgersi «nelle direzioni che si riveleranno più convenienti».
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255Dal canto mio mi opposi al piano controffensivo a grande raggio proposto dal comandante della 2.a armata perchè si inspirava, a mio avviso, ad una concezione di manovra che era in contrasto con gli insegnamenti della presente guerra; perchè si basava su aleatorie ripercussioni strategiche che l’esperienza dell’ultima offensiva dimostrava incontestabilmente poco promettenti.
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258Il comandante della 2.a armata , ideando una simile manovra, si riprometteva certamente di raggiungere l’orlo settentrionale ed orientale dell’altopiano dei Lom , come era necessario per tenere sotto il cannone la valle dell’ Idria (programma minimo quando si voglia «paralizzare un attacco nemico partente da Santa Lucia »).
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263Aggiungo che per una controffensiva in grande stile contro posizioni fortissime e logoratrici di forze, io giudicavo insufficienti le sei brigate richieste dal comandante della 2.a armata , e che se avessi accolto la sua richiesta di nuove forze e di nuove artiglierie per l’attuazione della manovra controffensiva, avrei troppo assottigliato le riserve del Comando supremo, e per contro si sarebbero addensate ancora maggiori forze ed artiglierie sull’altopiano di Bainsizza , aggravando quello stato di cose che ha poi reso la ritirata del XXIV corpo e di parte del XXVII estremamente difficile.
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272Qui invece importa di mettere in rilievo che in questa circostanza mancò nel comandante della 2.a armata (e non in lui solo) quello spirito di ubbidienza in che essenzialmente risiede la disciplina delle intelligenze e la disciplina formale.
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293«Circa i complementi ho provveduto per l’urgente affluenza di alcune migliaia di questi provenienti dai piccoli di statura già istruiti, presso le brigate di marcia della 2.a armata .
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303Perciò il 19 ottobre furono inviati i colonnelli Testa e Calcagno ad assumere informazioni presso i Comandi del IV, XXVII , XXIV e II corpo d’armata, costituenti l’ala sinistra e il centro della 2.a armata .
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361Nel giorno seguente, tutte e tre le sue linee di difesa, delle quali due tracciate su posizioni formidabili, erano sfondate; lo sfondamento di fondo valle sulla destra dell’ Isonzo fu la maggior causa del fierissimo colpo inferto al IV corpo; ma, peggio ancora, la caduta dei monti che circondano la testata del Iudrio , permettendo al nemico di dilagare verso Cividale , apriva una breccia mortale nello schieramento della 2.a armata , e perciò in quello dell’esercito:
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370La 1.a armata dell’ Isonzo doveva regolare la sua azione su quella della 2.a armata , temporaneamente impegnando le forze nemiche in azioni dimostrative, e lasciandole nell’incertezza circa la direzione dell’attacco principale.
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391L’offensiva austro-germanica si iniziò infatti nel mattino del 24 ottobre alle ore 2 su tutta la fronte dell Isonzo , con vivaci azioni di artiglieria nelle alte valli Raccolana , di Dogna (zona Carnia ), con un violentissimo fuoco di distruzione sulle prime linee e di interdizione e a gaz asfissianti sulle postazioni di artiglieria dal Rombon alla testata dell’ Avschek (fronte del IV, XXVII e di parte del XXIV corpo), con un bombardamento intenso sulle posizioni del II e del VI corpo ( 2.a armata ), con azioni dimostrative di artiglieria e di nuclei di fanteria sulla fronte della 3.a armata .
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414Il generale Montuori , il quale ha intanto assunto il comando dell’ala sinistra della 2.a armata ( IV e VII corpo ), organizza la difesa della stretta di Creda con la brigata Potenza della riserva d’armata, che era stata avviata a Sedula nella conca di Bergogna .
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453Certo si è che fu per la grande breccia aperta attraverso al XXVII corpo e non chiusa, o non potuta chiudere a tempo dal VII, secondo il mandato assegnatogli, che si produsse la mortale rottura nella fronte della 2.a armata .