Nome proprio 10° compagnia
Legenda: Luogo Persona Organizzazione
Lemma: 10° compagnia – Nomi propri correlati: Luogo Persona Organizzazione
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Documento | Seq. | Testo | |
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1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 100 | Ma ho paura grande delle frasi rettoriche, che, meccanicamente ripetute, spianano la via alle dedizioni e deprimono i valori e le competenze, storicamente e faticosamente formatesi, a vantaggio dei valori e delle competenze elementari, iniziali, o immature. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 101 | Paura che, confesso, è in me alquanto scemata, dopo il grande beneficio recatoci dalla Russia , che non è già l’aiuto che le loro armi ci porsero nella primavera del 1916 (ricambio di quello nostro della primavera del 1915 e ricambiato una seconda volta da noi nell’estate del 1917), ma l’avere mostrato, con tremendo esempio, a che cosa conduca il rovesciamento della scala dei valori sociali. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 102 | Credo che l’esempio opererà perfino sui socialisti italiani i quali, checché si possa dire di loro, sono pure italiani, cioè appartengono a un popolo affinato e reso cauto da secolari esperienze, e non terrebbero, credo, a titolo di onore di essere chiamati «membri dei Soviet». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 103 | Suo aff.mo B. Croce | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 104 | XXII | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 105 | LA GUERRA ITALIANA, L’ESERCITO E IL SOCIALISMO. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 106 | Debbo cominciare col ricordare ai lettori che io non mi sentirei, in coscienza, degno di sedere nelle assemblee che i cosiddetti «interventisti» ancora convocano nel terzo anno di guerra, perché, prima della nostra dichiarazione di guerra, ero notoriamente «germanofilo», come allora si diceva, ossia «triplicista». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 107 | Debbo anche ricordar loro che, durante la guerra, ho continuato, e contino, a difendere quanto di vero e di sano è nella scienza e nel costume tedesco; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 108 | e ne ho avuti vituperî dai più, ma lode da quei pochi ai quali solamente indirizzavo le mie parole, e nonostante i vituperî (del resto, ormai assai attenuati), persevero anche oggi in quest’opera, che stimo dignitosa e apportatrice di forza; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 109 | — e posso fare ciò con tranquilla coscienza, perché non mi è passato mai per la mente che alcuno dubitasse sul serio del profondo e geloso sentimento patrio di chi non solo ha l’onore di appartenere al Senato del Regno, ma, prima anche di questo, era ed è scrittore italiano. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 110 | Le mie tendenze triplicistiche diventarono, com’è naturale, antiquate con la dichiarazione di guerra del maggio 1915; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 111 | e, d’allora, le ho salutate come si salutano tante cose che entrano nell’ombra del passato, e che non si vedranno mai più. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 112 | Mi si condonino queste notizie personali, perché da una parte servono a prevenire rinfacci altrettanto volgari quanto ingiustificabili, e, dall’altra, avvalorano forse ciò che verrò dicendo. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 113 | Chi ha ricercato le storie d’ Italia senza appagarsi della superficiale e convenzionale cognizione che se ne somministra nelle scuole, non ignora che una delle tacce più antiche e persistenti, anzi la principale e quasi unica taccia, data agli italiani dagli altri popoli d’ Europa , e specie dai francesi e dai tedeschi, era quella d’«imbelli». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 114 | Questo giudizio si formò soprattutto sul cadere del secolo decimoquinto, per effetto della resistenza nulla o fiacca opposta agli stranieri, nelle loro calate nel nostro paese, che divenne il loro campo di battaglia; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 115 | ma se ne trovano i segni precursori nel medioevo, quando, tra l’altro, era divulgato in Europa l’apologo del «Lombardo e la lumaca», e i duri e ferrei feudatarî d’oltr’ Alpe spregiavano gli italiani borghesi, «che cinsero pur ieri — Ai lor mal pingui ventri l’acciar de’cavalieri». | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 116 | Né esso poteva essere cancellato dallo spettacolo che generalmente offrirono gli Italiani nella nuova calata francese, non piú regia ma repubblicana, sul finire del settecento e nelle vicende della restaurazione; | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 117 | e di poco fu modificato dalle guerre, non sempre concordi, tenaci o fortunate, del nostro Risorgimento. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 118 | Quanto questa taccia fosse penosa, attestano le moltissime scritture, che particolarmente fra il 1830 e il 1848, presero a ribatterla, passando a rassegna i fulgidi episodî del valore guerresco italiano, nell’età comunale, nello stesso Rinascimento, e, molto più, nel recente periodo napoleonico. | |
1917, Croce, pp. 207-226 Croce, Benedetto 1950 L’Italia dal 1914 al 1918: pagine sulla guerra | 119 | Di quelle polemiche ho avuto occasione di occuparmi studiando la storia della storiografia italiana nel secolo decimonono, ma gioverebbe che altri vi scrivesse intorno un’apposita monografia per illustrare l’argomento sotto tutti i suoi varî ed istruttivi aspetti. |