Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #553

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Nei villaggi, a ogni fermata di treno, gente che saliva o scendeva, specie donne o ragazzi, tornanti dal lavoro o dalla scuola, molte in lutto.

Pochissimi uomini, salvo dei soldati in licenza o feriti con bastoni, stampelle, ecc.

Non rare le persone portanti in spalla il sacco alpino o sacco da viaggio, molto più usato che da noi. —

Giungemmo a Karlsruhe, e di lì ripartimmo per Heidelberg, Darmstadt, Francoforte. —

Noto qui una volta per sempre che durante tutto il viaggio, che cessò stamane, (giorno 29) rimanemmo chiusi nello scompartimento, col divieto assoluto e senza la possibilità di scendere.

Le sentinelle furono meno tedesche del solito e alle stazioni non si rifiutarono di darci acqua da bere. —

Durante la notte si dormì seduti, a stento;