Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #480

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

A dirigere questi servizî s’erano eletti tra noi dei commissarî.

Insomma ci avvicinavamo a una sistemazione discreta e definitiva del campo Friedrichsfestung, e i martirî della Caponiera stavano per ascendere ad abitudini di vita meno atroci.

La partenza improvvisa ci priva di queste speranze. —

Ora io penso che i tedeschi, maestri di falsità e di gesuitismo, ipocriti fino alle midolla, sapessero già di sistemare il campo per i probabili prigionieri Inglesi, e, per illuderci, dicessero che quei preparativi erano per noi. —

Comunque sia, per noi italiani è una bella umiliazione:

vediamo i tedeschi farsi in quattro per ospitare gli Inglesi, che temono e rispettano, mentre durante cinque mesi infernali trattarono noi come dei porci. —

Il giorno 27 mattina, cioè jeri, non si sapeva nulla ancora.