Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #425

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ripensando agli orrori dello scorso dicembre mi prende pietà di me stesso.

Notizie da casa scarse, e del gennaio al massimo:

una seconda cartolina di Lulù, nulla da mio fratello e dagli amici, che pare mi abbiano completamente dimenticato. —

Stanno riordinando i locali della ridotta 16, 15 e della Friedenscaserne, dove i 225 ufficiali rimasti saranno alloggiati un po’meno miseramente. —

Il vitto è sempre eguale, la clausura sempre più insopportabile;

il tempo abbastanza sereno sempre. —

Le notizie di Russia finiscono di amareggiarmi.