Voci della Grande Guerra

Lettere di combattenti italiani nella grande Guerra (vol.1) Frase: #11

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Autore
Professione Autore
EditoreEdizioni Roma
LuogoRoma
Data1935
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine TotL, 195
N Pagine Pref50
N Pagine Txt195
Parti Gold9-51
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

in fondo, un accavallarsi, un aggrovigliolio di cupole, di cuspidi, di ricami lumeggiati d’oro qua e là:

e dall’ombra che lo fasciava per tre quarti balzava nell’aria il campanile possente.

In cima, un punto di luce: una stella o la testina dell’angelo che ride alla luna:

— E tu, buon Niccolai, tu potresti goder bene questa rivelazione divina:

potresti sentir davvero come i maestri nostri abbiano creato queste divine opere di bellezza, non soltanto perchè le ammiriamo in pieno sole o sotto la luce falsa e sfarzosa delle lampade ad arco:

ma perchè ci parlino al cuore, così come parlavano ad essi che le vagheggiarono queste figlie della loro fantasia, del loro sogno, in questa luce serena e pacata, che dà al marmo una morbidezza quasi immateriale, che fascia d’un velo sottile d’incantesimo questi portenti divini dell’arte.

Tu potresti ammirare, e analizzare, e sentire, fino in fondo: