Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #29

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Perche vedete, sebbene in queste condizioni che mi trovo e sapendo che tutto quello che o fatto lo fatto per potere di nuovo abbracciare la mia famiglia che tanto amavo, e poi voi bene lo sapete, e de per questo o Giuseppe che tutto desidero sapere, perché sebbene la lettera sia firmata da bianca, non credo che sia rivata a tale punto, e così attendo una pronta risposta la quale desidero che mi levi dun tale presentimento, salutate la mia famiglia baci alle bambine che tanto desidererei di vederle e Ricevete i più cordiali saluti voi e tutta la vostra famiglia dal vostro per sempre B. Domenico Da Salisburgo (Austria) A Guardea (Terni) 29.

10. 1916

Cara Mammaho ricevuto una lettera della sorella che diceva che io ero disertore Non ci mancherebbe altro dopo aver fatto il mio dovere.

Io sono stato comandato di servizio di pattuglia con il Tenente e sergente, due caporali e 10 soldati, e siamo andati dentro il Castello di Plezzo, e siamo stati circondati dai soldati austriaci, e poi hanno incendiato questo castello con l’artiglieria.

Dentro non si poteva più resistere dal grande fuoco, o morire abbruciati o prigionieri.

Eseguiti tutti i comandi del Tenente, fatto modo e possibile per ritirarsi sulla nostra posizione, ma non siamo potuti più scappare, credo che abbiamo fatto il nostro dovere Da Mauthausen (Austria) A Bianco (Reggio Calabria) 1. 12.

1916