Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #8

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
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Contenuto

Stanco sono stanchissimo che non ne posso più vedernee il mangiare che non e abasta per na metà, questa e na cosa brutta.

Con questo a furia di reclamare il nostro Tenente ha pensato il rimpiego, fa venire del paese sempre pagando, e cosi almeno cosi ti ra fuori la fame un po.

Ma prima ciera na fame tutti che alla sera quando si andava a dormire si somigliava tanti cani rabiosi.

E a desso con 50 centesimi che passano si compra 50 di pane si stoppa un po ma non tuttoCome il giorno di Pasqua se non ciera Sergiente di Brescia che era bono che mi voleva bene, che mia comprato del vino e degli uovi e poi me gli a mandati in trinciea, e siamo messi in 4 e abbiamo fatto na bella pasqua, alrimenti era la festa della fame tantissima perché la pagnotta la vevo già mangiata tutta il giorno prima.

Dunque pensa té un po’Da Zona di guerra A Maggianico (Como) aprile 1917

Sentite il rancio me l’anno diminuito più della metà mi davano il formaggio ora non lo danno più mi davano il vino ora lo danno una volta alla settimana, il pane me l’anno diminuito anche quello la carne anche insomma vi dirò che non so più come fare per andare avanti.

Sentite se mi mandate qualche cosa voi di denari tutto va bene altrimenti io ne faccio una delle grosse ho che rubo o che faccio cualche altro di peggio io in questo modo non posso più andare avanti assolutamente non posso più.