Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #3

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
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Contenuto

Da Zona di guerra A Buenos Aires (Argentina) 6.

4. 1917 è già un mese che sono sul fronte Trentino sono proprio sul posto dove è stato ferito Cesare Battisti il deputato di Trento, vi garantisco che se arrivo a scampare di questo uragano forse voglio andare tanto lontano di questi paesi flagelati che fanno orrore solo che a sentire a nominare e a vedere poi sono cose incredibili e poi tutte quelle ingiustizie infatti sono cose che non credevo tanto voi altri avevate ragione e non muovetevi mai di la che state molto meglio qui non si sa niente di niente assolutamente di nessuna cosa che può passare in nelinterno.

[... ] sofro e mi toccherà sofrire non potete immaginarvi nemmeno un percentuale, se voi sapreste come sono entusiasti i soldati malediscono tutti cueli che sono stati per la guerra [... ] Da Zona di guerra A Campo Ligure (Genova) 8 aprile 17 Carissima Marinin Oggi essendo giorno di Pacqua vengo atte concueste mie pocheriche arrispondere alla tua lettera che lo ricevuta ieri mi fece molto piacere disentire checiè stato mio compagno di masone e ò sentito che tiafatto piacere e chetihadetto che parte il 15 masarà facile che parte il 17 forsi disicuro miaveva pure sicurato cheva anche a Casamia ma ancora nonso secisarà andato — dunque riguardo a oggi che è la Santa Pacqua riguardo amme ettutti è ungiorno come ieri e tutti lialtri giorni ma riguardo amme melapasso benissimo che è ricevuto le tue notizzie e sendo dopo alprimo rancio miconsolo unpo che mipare di parlarti conte davicino e oggi è pure un belgiorno che non piove ma è piovuto tutta la setimana poi il giorno 4 ciè stato il prete a dire messa che io erra fino daquellavolta da Clemolino che nonavevo piu visto a dire e piu ungiorno chelaltro vera dinuovo percompiere la pacqua che è unano intiero maqua inguerra anno molto lamanicha larga ma ippiù tanti nonevogliono sapere dei preti — poi ti facio pure sapere che più ungiorno che laltro andiamo via diqua che veniamo indietro e poi sichambia fronte e io mi temo che sivade a starpegio che perche miè sempre socesso cosi — mia mandato assalutare Geppu da Toni dizammà e mi disse che pure lui cambia di posto pure — poi ti facio pure sapere che qua vicino amme a Valle riciè 2 reggimenti di fanteria si sono rifiutati dindare intrincea cuindi sono chiusi nelle barache e sono circondati dai carabinieri a Cavallo e anno tirato ammazare il generale — Poi riguardo amme tiposso dire che lamia Salutte è sempre ottima come neò sentuto dite almomento più mi resta che augurandoti inmiei Sallutti e pertutti infamiglia e tuo Padre e pure ai tuoi Fratello e una forte stretta di mano da sempre tuo fezzio — O. Mattia Ciau addio addio Da Zona di guerra A Lecco 14.

4. 1917

Stanco sono stanchissimo che non ne posso più vedernee il mangiare che non e abasta per na metà, questa e na cosa brutta.

Con questo a furia di reclamare il nostro Tenente ha pensato il rimpiego, fa venire del paese sempre pagando, e cosi almeno cosi ti ra fuori la fame un po.