Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #57

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
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Contenuto

Ma purtroppo, nella guerra moderna ci si muove o eccessivamente, o niente:

Quel ch’è vero, è l’umidità, è l’acqua che gonfia le gambe ai soldati e popola gli ospedali:...

Quel ch’è più certo ancora, è l’arrivo d’una pallottola, lo scoppiar d’una granata che tengono il soldato continuamente coi nervi tesi facendogli pensare alla morte mille volte in un giorno:

Quando la guerra finirà, la poca gioventù superstite dell’Europa, sarà una gioventù sfiorita, fiacca, nevrastenica:

A simili giovani sarà affidata «l’igiene della razza:».

Meno male che ci saranno sempre i riformati e, anche ora che questi sono stati chiamati alle armi, resteranno, per la razza gli ultrariformati:

In tutto questo inferno che è la guerra moderna, non devi immaginarti, cara Antonietta, un Peppino eternamente imprecante alla nequizia umana: