Voci della Grande Guerra

Soldati e prigionieri italiani nella grande guerra Frase: #3

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Autore
Professione Autore
EditoreBollati Boringhieri
LuogoTorino
Data2000
Genere TestualeLettere
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot528
N Pagine Pref
N Pagine Txt528
Parti Gold401-520
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Da Zona di guerra A Castello sopra Lecco (Como)

Oslavia 9.2.1916

Caro Luigi.

Ti scrivo questa mia lettera per farti sapere mie notizie la mia salute e sempre buona anche qua sepelito sotto terra in trincea, come spero anche di te a casa che quanto pare a me starai forse bene e come pure spero anche di tutta la tua Famiglia e dei nostri compagni tutti.

Per me qua sono dolori come già ti dissi a casa, ma qua in questi posti mi fanno abbituarsi subito per forsa, sai come fanno i Austriaci quando vedano uno di noi in giro tirano canonate che bisogna scappare per forsa in qualche buca.

Sai cosa anno fatto i Tedeschi qui a Oslavia invece di andare i Italiani a Gorizia a momenti venivano loro a Udine, questo e il coraggio che abbiamo noi Italiani, i Tedeschi anno avanzato loro quasi due chilometri, la posizione che abbiamo preso noi il mese di Novembre la quota 188 ora e ancora nelle sue mani, questo e il guadagno che ci da la Fanteria a l’Italia.