Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #68

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Le feste bacchiche si sono andate perdendo, un po’per il fanatismo dei Turchi, e un po’per l’azione del clero cattolico;

ma di esse si ha un chiaro ricordo nei vecchi.

Tra questo popolo che è stato influenzato da tante dominazioni e da tante civiltà, dalla preistoria all’arrivo dei Turchi, deve indubbiamente trovarsi una ricca messe folklorica.

Il popolo albanese scende per li rami ed esso è, appunto, il ramo superstite del chiomato albero etnico che aveva radici sulle due coste adriatiche e copriva di robusti virgulti tutta la regione fra le Alpi, il Ponto, Creta, l’Italia meridionale, e forse ebbe un influenza notevole sulla stirpe e sui dentini di Roma.

Disgraziatamente i trovamenti delle epoche preistoriche come quelle di Glasinaz, Dushmani, e di altri pochi luoghi, non dicono ancora nulla di concreto in rapporto alle epoche preistoriche di quelle popolazioni alpino-illiriche e orientali cui si è fuggevolmente accennato;

ma eziandio sotto questo aspetto l’Albania finirà per passare nel grembo luminoso della scienza.

ANTONIO BALDACCI.