Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #55

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Pure antico è l’uso, così generalmente diffuso tra gli Albanesi e i popoli vicini, di soffiarsi il naso con le dita.

Esso è rimasto, mentre nell’Europa occidentale, dopo il secolo XVIII, cominciò a venire di moda il fazzoletto.

Il folklore albanese è ricchissimo, ma ancora completamente inesplorato.

Il canto del mattino e del meriggio, del vespro e della notte, quello delle messi, del lamento e della preghiera sono in Albania di uso come in Grecia, come in Calabria.

Nel Nord-Albanese sono comuni la leggenda di Polifemo dell’antica Grecia, le favole del diavolo, del drago e dei serpenti che chiudono la strada dei montagnoli e di altri enormi animali fantastici che escono dalle acque;

ma in generale le favole e le leggende degli Albanesi sono brevi e a tinte semplici come la loro natura primitiva:

certo, il più delle volte, come io ho udìto, hanno per fondamento animali mostruosi.