Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #119

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Partito da un punto detto Planina Polju, a levante del Monte Nero, non lontano dal Passo di Luznica, si diresse nella notte verso il nord, nel vallone, andò a cercare un varco oltre Vrata, attraversò la cresta quasi sotto alla punta di Vrsic, un chilometro e mezzo circa oltre la nostra estrema posizione, discese sul versante occidentale del monte, e volse al sud per compiere il suo avvolgimento.

La manovra avviluppata era per due terzi eseguita.

Non v’era che un piccolo ostacolo da superare per condurla alla fine.

Una magra compagnia italiana sbarrava la strada a Za Kraju, fra il massiccio del Monte Nero e quello del Polonnik.

Era trincerata sopra ad un’altura, senza reticolati, senza blindature, con dei bassi parapetti tirati su in fretta e furia.

La mattina era già inoltrata quando il battaglione ungherese incominciò l’attacco.

Avanzava con ordine e risoluzione, in varî ranghi aperti e regolari.