Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #12

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ieri che pensavo tanto al mio caro paese e a la mia mamma e mi cascavano tante lagrime dagli occhi, il sergente ungarese della guardia mi ha tirato una pedata e mi voleva butare in mare.

Oh, mamma mia, quando il tempo è belo vedo lontano lontano traverso il mare una righa di terra che mi hanno deto che è l’Italia e allora me vorrei buttarmi in mare e nuotare per tornare al mio caro paese.

Ma il mare è tanto fondo e io non so nuotare e non so fare altro che piangere a vedere tanti miei compagni che morono di fame e di stenti e di malatie e pensare che hanno a casa i lori poveri figli che non li vederanno mai più.

Oh, mamma mia, io vorria chiudere gli ochi per sempre per non vedere tute queste miserie, ma penso a te ed al mio caro paese e al fogolare dove linverno si stava a contarsi le storie e penso all’Angiolina che le volio tanto bene e che lo ho deto di sposarla e alora pregho tanto la beata Vergine del Rosario e il nostro Signore Gesù che ha avuto le spine sul capo ed ha soferto tanto perchè mi dia la forza di soportare queste pene.

E anche tu, mamma mia, prega per il tuo caro figlio perchè non deba chiudere gli occhi in questo inferno e che possi ritornare san e salvo a casa.

Sta bene mamma mia e ricevi tanti baci ed abbraci dal tuo infelice figlio prigionier.

Addio, addio.