Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #41

Torna alla pagina di ricerca

AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

(3 ottobre).

Cara Mamma, oggi sono di guardia distaccato al solito posto sul costone del monte che guarda il laghetto.

Nevica ogni tanto, e ormai non c’è più un centimetro di terreno scoperto.

La solitudine ha perso ogni materialità; è un biancore diffuso che sale dalla terra e svanisce nella nebbia che nasconde il cielo; un velario di nebbia si lacera, e compare, come un’allucinazione, un lembo di spettrale paesaggio che fa pensare al gelido immobile Ade; uu raggio obliquo di sole rivela qualche linea, qualche forma dolcemente molle e bianca, e dà alla montagna l’aspetto di un altorilievo scolpito in un argento opaco; di notte è la terra che illumina il cielo col suo candore diffuso.

(13 ottobre).

ENZO VALENTINI.

Dal Breviario di guerra di uno studente, Paravia, Torino, 1917.