Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #73

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Soltanto all’ultimo, quando stavamo per avviarlo giù per il bosco con gli altri, un suono piccolo come un miagolio usci dalla sua bocca:

— Magjar....

— Manda via codesto macacco:

— disse Casati irritato alla fine, e preso quell’aborto per le spalle, lo spinse nel branco dei suoi compagni.

Quella stessa sera, all’ora del crepuscolo, l’amico Casati mi propose di andar con lui a vedere il campo di battaglia di Rutarsce, dove non avevo ancora potuto salire.

Ci avviammo insieme su per il bosco, traversammo la linea dei reticolati, che tanti giorni di bombardamento avevano sradicato e buttato all’aria come una siepe di rovi vecchi, oltrepassammo il ciglione, sotto il quale i nostri soldati avevano atteso l’ora dell’avanzata un poco al riparo dal fuoco della famosa mitragliatrice.

Montando per quello scaglione di terra, al di là del quale si stendeva per me la vera zona del combattimento, il mio cuore cominciò a palpitare per una indefinibile commozione mista di curiosità e di rispetto: