Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #416

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Aldo discende per dar conto della situazione.

Lo seguo traendo con me un imberbe croato dalmata al quale era stato fracassata una coscia.

Mi sento sfinito ed incapace a sorreggerlo;

mi aiuta nella bisogna il soldato Mazza di Martorano (Cesena) del 12°.

Ad un certo punto un turbine di fango, sollevato da una granata cadutaci a pochi passi, ci investe, ribaltandoci.

Il dalmata si lamenta, nel suo incomprensibile idioma.

Nell’atto di rialzarci, passa un soldato ferito il quale investe il prigioniero con queste parole: