Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #136

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Egli getta lo sguardo e l’anima verso poppa.

Non ode nessun grido, nessun gemito.

Il comandante Ernesto Giovannini è caduto al suo posto di comando.

S’è coricato per dormire il suo sonno eroico tra il lido gradense e l’Istria sua.

Portava sempre in cuore la vecchia cittadella della sua gente, l’imagine di Capodistria severa e soave, come la rappresentò per amore nella tavola dell’Ingresso Benedetto Carpaccio.

Sempre vedeva nel cielo della sua speranza le code di rondine che fanno corona ghibellina al Palagio del Podestà, e la Cibele romana armata e alzata tra i due merli, e la porta della Muda aperta a un altro Ingresso, e i balaustri della fonte arcuata che sembra debba crescere e decrescere come la marea sotto un ponte di Venezia.

«Capodistria, succiso adriaco fiore:»