Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #76

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Risponde: «Centoquarantasei».

È fisso, con tutti i lineamenti immobili, con le fulve ciglia senza battito, più vivo della vita e più morto della morte, simile a un ritratto magnetico....

Così il mio ricordo si converte in sogno, mentre coricato sui fiori funerei della barena, supino, attendo che si riparta.

Mi sovviene d’uno dei più lugubri orrori sorto dalla mia carne, mentre un giorno coi miei compagni presso le chiuse di Sagrado, mangiavo allo scoperto, in un luogo battuto dal fuoco austriaco.

Ciascuno di noi poteva essere sorpreso dalla morte col boccone in bocca, con la vivanda tra le mascelle mal masticata.

Imagine d’animalità orrenda.

Il pasto interrotto dal rantolo.