Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #134

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

ci s’accampa su uno scalino oltre assai i duemila e qui finalmente conosciamo un condottiero.

Si chiama con un nome fiorentino, dimostra cinquant’anni, è soltanto maggiore.

Volto imperioso, statura tozza, parla scandendo ogni sillaba con voce di timbro toscano e l’accento d’un toscano spaesato.

Qualcuno dice che è degli Abruzzi:

sono a ogni modo le nobili stirpi dell’Italia media che in pace e in guerra dovrebbero guidarci.

In questi giorni, presa Gorizia, addentato il Carso, tutti siamo al duce lombardo, ma il viso dell’alpino toscano e le sue parole appagano meglio l’obsequium nostro atavico per il centurione quadrato che decretava:

Hic optime manebimus.