Voci della Grande Guerra

Tutta la guerra: antologia del popolo italiano sul fronte e nel paese Frase: #10

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AutorePrezzolini, Giuseppe
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreR. Bemporad
LuogoFirenze
Data1918
Genere TestualeMemorie
BibliotecaBiblioteca Comunale di Trento
N Pagine TotXV, 398
N Pagine Pref15
N Pagine Txt398
Parti Gold2-405
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Gli alpini erano armati di fucile, baionetta e bombe a mano e dovevano gettarsi sul nemico possibilmente senza sparare per non dare l’allarme.

Alcuni reparti si tolsero perfino le scarpe e coi piedi fasciati, al buio, fecero una ascensione che sembra quasi incredibile.

L’azione si svolse su due fronti prima dell’alba del 14.

Sul fronte Potoce operarono due colonne, una sul contrafforte Vrata - Monte Nero, una a nord-ovest di Monte Potoce.

Gli alpini giunsero alle 2,30 del mattino a due metri dalle trincee nemiche senza essere avvertiti.

Vi balzarono dentro e con furiosi corpo a corpo, a colpi di baionetta, di calcio di fucili e di sassi schiacciarono letteralmente i nemici che guernivano le prime trincee, quindi successivamente annientarono coloro che difendevano le altre.

In questo modo furono sgominate due compagnie che erano agli avamposti, e più tardi ebbero la stessa sorte due compagnie che tentavano di sostenere le prime.