Voci della Grande Guerra

Discorsi per la guerra Frase: #218

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AutoreOrlando, Vittorio Emanuele
Professione AutorePolitico, giurista
EditoreBiblioteca della rivista "L'Eloquenza"
LuogoRoma
Data1919
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" Siena
N Pagine TotXVI, 287
N Pagine Pref16
N Pagine Txt287
Parti Gold1-17
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

al Governo del Re è data facoltà di stabilire con regolamento le norme da osservarsi.

Nessuna delegazione.

Delle due l’una:

o si tratta di materia in cui ci sono già leggi, come sarebbe in materia di miniere, di polizia, di vie di comunicazione ecc., ed allora il potere regolamentare aveva il suo limite nelle legge, come sempre avviene; o si trattava di materia non regolata per legge finora, come sarebbe l’allevamento dei colombi, che credo non sia regolato per legge, ed allora sarebbe stato il caso di uno di quelli che la dottrina chiama regolamenti indipendenti, vale a dire regolamenti che può emanare in virtù della sua facoltà di capo del potere esecutivo.

Dice l’onorevole Arcà: perchè vi siete dunque attribuita questa facoltà, se già l’avete:

C’è la ragione per cui l’abbiamo messa: per legalizzare — e qui c’è la delegazione legislativa stabilita nel capoverso, perchè in giurisprudenza prevale la teoria che col regolamento vero e proprio non si possono irrogare penalità; e quindi noi chiedevamo la delegazione legislativa soltanto per sanzionare gli eventuali ordini da darsi, nei limiti della legge, con la possibilità di una contravvenzione...

(Interruzione del deputato Marchesano).