Voci della Grande Guerra

Discorsi per la guerra Frase: #191

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AutoreOrlando, Vittorio Emanuele
Professione AutorePolitico, giurista
EditoreBiblioteca della rivista "L'Eloquenza"
LuogoRoma
Data1919
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca di Area Giuridico Politologica "Circolo Giuridico" Siena
N Pagine TotXVI, 287
N Pagine Pref16
N Pagine Txt287
Parti Gold1-17
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

normalmente libertà: eccezionalmente una dichiarazione del Governo — piccolissima concessione, che noi facciamo a quel sistema tedesco della preguerra, che ha pure la sua ragione di essere, e lo vediamo ogni giorno nelle necessità dei Governi — mette in guardia i giornali indicando il momento, in cui una pubblicazione è pericolosa.

Quella pericolosità che altri sistemi lasciano valutare caso per caso, valutazione che può essere arbitraria, io la faccio risalire a chi ha la responsabilità e quindi ha il diritto e il dovere di avvertire i bisogni che lo Stato può avere.

Che cosa c’è d’illiberale:

No, onorevole Bentini, io non mi sarei aspettato da lei, col sistema parliamentare che vige in Italia, senza insidie, senza il più lontano timore di insidie, ch’ella venisse a contrapporre, come se fosse in regimi oramai sorpassati da secoli, Parlamento a Governo e a presumere con una affermazione, che mi permetterò di chiamare arrischiata, che il Governo si servirà di questa disposizione per mettere il bavaglio alla stampa.

No, non si mette nessun bavaglio.

Ella ha parlato di discussione, ed io dirò che mi duole di non poter impedire questa discussione, quando esorbita in forma di offesa alle istituzioni nostre militari, contro cui il patriottico sentimento, che animava la chiusa del suo discorso dovrebbe per primo ribellarsi.

(Vive approvazioni).