Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1618

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

s’intende che avevano la baionetta innastata. —

Tutti i miei soldati si comportarono benissimo:

non ostante il bombardamento e la tormenta le sentinelle furono sempre al loro posto e io chiacchierai con loro, mostrandomi sempre tranquillissimo, talora celiando; facendo veder loro il salto sotto per rassicurarle che gli austriaci non potevano sorprenderle. —

Ricordo il buon contegno del piacentino Guarnieri e il coraggio del piacentino Gobbi, giovanissimo (cl. 98) che ilare, sereno, calmissimo fece il suo servizio, chiacchierò, ecc.

Così gli altri.

Facendosi buio, diedi ordine alle mitragliatrici di sparar meno: anziché una raffica, solo qualche colpo, ratto; per rivelare la loro presenza e mostrare al nemico che la linea era guarnita, illudendolo sull’entità della nostra forza, e assicurandolo della nostra vigilanza. —

Questo scopo avevano anche i colpi di fucile. —