Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1608

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Si noti che il mio compito non era affatto la difesa del Veliki, ma come già a Magnaboschi, eseguii egualmente questo doveroso fuoco di solidarietà.

Sparammo diversi nastri.

La 3.a Sezione non sparò. —

Curai che i nastri sparati, fossero ricaricati nella caverna di Cola, con le casse giunte. —

Verso l’imbrunire, non ostante avessi pochi uomini e la tormenta fosse sempre forte, posi due sentinelle che cambiai di ora in ora;

io stavo un po’presso un’arma e un po’presso un’altra, e presenziavo al cambio, e uscivo di quando in quando a confortare con la presenza le mie sentinelle.

Stetti anche nel baracchino, perché comodo per qualunque evenienza, centrale, e per ripararmi dall’incessante tormenta.