Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1523

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Invece i poveretti erano scossi dalla morte del loro compagno Zuppini Fedele (3.a Sezione). —

Li interrogammo;

entrambi recavano sulla giubba, specie in basso e dietro larghe chiazze di sangue e una spruzzata di materia bianca, che tosto riconoscemmo per cervello. —

Riferirono che mentre erano nel baracchino dei capi pezzo, e mentre il sergente Gandola distribuiva il tabacco (arrivato col caffè) una granata era esplosa in pieno all’altezza del loro viso fulminando il soldato Zuppini Fedele e ferendo Gandola.

La notizia e l’aspetto dei due scosse anche gli altri soldati e addolorò noi due ufficiali.

Io non ero gran che commosso:

Magnaboschi e Carso erano i miei precedenti. —