Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1457

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

un senso misto di impazienza per l’esito dell’operazioni che stavano per cominciare, e di quasi rincrescimento che noi non fossimo in grado di far qualcosa o di sopportar qualcosa, mi prese.

Da noi non arrivava per allora nessun colpo. —

Ripresi un po’di sonno fino alla luce.

Il soldato Cattaneo e un altro andarono fino sulla vetta Krasji a prendere il caffè e me ne portarono un po’, che Sassella fece scaldare.

Il bombardamento sul fondo valle a mattino venne dissimulato da quello operato sulle nostre posizioni. —

Intanto il cielo s’era rannuvolato e la montagna era occupata da una fredda nebbia.

Mattino del 24 ottobre, fredda nebbia e nevischio. —