Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1316

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

massimo ordine e silenzio.

Noi, poveri e oscuri subalterni, curammo ciò che raramente e male i grandi comandi curano: i collegamenti.

Stabilimmo sulla vetta Krasji presso l’Oss., il deposito materiale e le cucine (a ciò eravamo forzati dalle circostanze di tempo e dalla dislocazione delle sezioni:

la vetta Krasji era in luogo relativamente centrale tra la sezione di sinistra (2.a) e quella di destra (1.a e 3.a)) al deposito materiale il cap. Coderoni e Monticelli.

Alla 2.a sezione demmo, oltre i soldati, 2 uomini di collegamento per portar notizie alla cucina, che noi avremmo mandato a prendere. —

Gli altri uomini della squadra comando, fra cui il Serg. magg.re Leoni, vennero con me e Cola (1.a e 3.a Sez.) appunto per tenere i collegamenti.

Dei due porta-ordini comportati dall’organico, Mazzoleni Salvatore, bravissimo ragazzo, coraggioso, classe 97, bergamasco, era rimasto per ritirare la posta a Drezenca (si credeva di far dei lavori) e ci raggiunse solo il 24.