Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1284

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Cola, come comandante di Comp., aveva visto un po’la cresta, il giorno precedente, mentre io mi preoccupai dello scaricamento e dell’adunata dei materiali, messi all’aperto, sotto il ciglio della cresta. —

Adesso io non avevo tempo di veder la posizione di Cerrato 2.a Sezione, dovendosi partir subito.

D’altra parte tale obbligo non m’incombeva affatto.

La 1.a e la 3.a Sezione, con Cola comandante di Compagnia e io com.te di 1.a Sezione (Favia era in licenza) dovevano disporsi a destra dell’8.a batteria (credo fosse del 4.° Regg. da Campagna) verso il fondo valle di Planina Za Krajn, e mettersi in collegamento con una sezione da 65 montagna, credo fosse della 83.a batteria (se ben ricordo).

Si noti che, guardando il nemico lo schieramento delle batterie a destra del Krasji e fino al Planina Za-Krajn era il seguente:

sotto il Krasii 6.a batt. da 75 Campagna (Deport); 2 cannoni da 105; 4 da 87 di bronzo (totale 10 pezzi) non so bene dove fossero i 105 e 87: a destra 8.a batteria da Camp., credo del 4.°, da 75 Deport, con un pezzo da 75 rigido (4 pezzi). —

Poi, parecchio più giù, la sezione da 65 mont. dell’83.a batt., non ancora postata.