Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #1149

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Ritornarono la mattina del 21: con il mio bagaglio, fra l’altro, e con l’attendente Sassella, il mio bravo e caro amico, il quale era malato piuttosto gravemente il giorno della partenza. —

Se fosse andato alla visita medica, l’avrebbero certo mandato all’ospedale:

ma per le mie preghiere, per la sua bontà e devozione, egli cercò di resistere e resisté;

e mi raggiunse a Kosec la mattina del 21.

Il 21 lascio la baracca della 790.a e mi riduco a dormire nel solaio di una casetta di Kosec (tutti siti vicinissimi) dove abbiamo posto l’ufficio della 470.a; casa senza vetri ma col tetto.

Mi son fatto fare una branda dal soldato Urbani, e il soldato Giudici, tornato dalla licenza, mi ha portato il sacco a pelo. —

Il giorno 21 ottobre torna dalla licenza anche il s.tenente Cerrato e prende il mio posto nella baracca della 790, piano terreno, degli ufficiali.