Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #800

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

nessuno ci protegge, a nessuno possiamo rivolgerci:

Sopra di noi la brutale, inflessibile vendetta del nemico, il suo odio implacabile.

Nessuna plebe, nessun vinto, nessuna massa di schiavi è stata mai così duramente trattata:

il canto amebeo della guerra, del Laus Vitae di G. D’Annunzio, si canta, si vive da noi e dai nostri vincitori. —

E questo io soffro, pensando che i vincitori avremmo potuto e dovuto essere noi: —

Noi che per la nostra, o meglio i miei compatrioti che per la loro infame incostanza e svogliatezza hanno consegnato la patria allo straniero e se stessi all’infamia. —

Oggi mi son divorato come una belva 5 marchi di quei biscottini, cioè 20 biscottini: