Voci della Grande Guerra

Taccuino di Caporetto : Diario di guerra e di prigionia (ottobre 1917-aprile 1918) Frase: #530

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AutoreGadda, Carlo Emilio
Professione AutoreScrittore
EditoreGarzanti
LuogoMilano
Data1991
Genere TestualeDiario
BibliotecaBiblioteca di Area Umanistica dell'Università di Siena
N Pagine Tot149
N Pagine Pref
N Pagine Txt149
Parti Gold13-131
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

Due tentarono la fuga stanotte;

furono presi e puniti con sei giorni di arresti di rigore e col divieto di scrivere a casa:

la sorveglianza venne intensificata. —

In ogni modo ho preso, da una carta avuta da un francese, uno schizzo della Germania meridionale, con nomi, ecc. —

Appena un’occasione mi si presenta, e se avrò un po’di viveri, tenterei la fuga.

Che felicità poter ancora far qualcosa per la mia patria: —

Continuo a soffrire orribilmente la fame e mi trovo in uno stato di debolezza, come dopo una malattia.