Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #666

Torna alla pagina di ricerca

AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Perché dice il generale:

Voi siete truppe solide, quindi resterete in linea ancora un poco;

il cambio — in Italia, sapete, con vino e con donne: — lo avrete, ma più tardi.

E questi bocetti del ’99 che han le famiglie che son rimaste di là, e tremano di freddo la notte perché hanno solo una coperta e schizzan fuori dalla tenda venti volte a far le corse per scaldarsi, questi bocetti sono pieni di buona volontà, e già battezzati dal sangue, perché mentre venivan su a gruppi ci batteva dentro l’artiglieria nemica dal Lisser.

Ma poiché c’è un tenente colonnello che non vuole andare sotto un altro tenente colonnello, e c’è poi quello che rimarrebbe senza robbio, e se lui ci ha il suo settore lo voglio anch’io, così si scompongono i gruppi, si ricompongono, dividono il fronte in settori e in sottosettori, si prende il nostro battaglione, si dice:

Càvati di lì e vai in un altro settore, se no il conto dei settori non torna più.

Amen.