Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #185

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Giò, ma se Busa era il generale, restava senza mensa.

Perchè bisognò che arrivassero in fondo alla sporta per accorgersi che c’era anche un biglietto dentro, e sul biglietto l’indirizzo del generale Porta, il legittimo destinatario della cena.

Ma siccome il generale Porta è alpino e certe cose le capisce, quando i due colpevoli gli hanno mandato i magri avanzi e le scuse, lui ha risposto con un bel bigliettino di complimenti.

Il caporal maggiore Pesavento porterà il rapporto al Comando, perché il telefono è fracassato irrimediabilmente.

— Aspetta il buio — gli consiglia l’aiutante maggiore.

— Co xe scuro tira l’artiglieria, sior tenente.

Xe mejo provar adeso che no i ne tira.