Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #158

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Ma fra un’ora, ostia, vedrai che getterò via la mia paura, quando ci attaccheranno, e quelli laggiù mi chiameranno un eroe e mi faranno i complimenti.

Ma adesso non ne posso più non ne posso più.

Nostra paura onesta, che reagisce a sè stessa con spasimo, che lucida e suscita le idee temerarie, che tiene le posizioni, che nobilita questa nostra passione esterrefatta:

Busa e Battaglia, alpini al cospetto di Dio, fanno quattro chiacchiere al riparo d’un roccione che ha presa l’itterizia a furia di granate a gas.

Busa ha invitato il capitano Battaglia a cena.

— Me la deve mandar dentro Marimonti.

Te sentirai Bataja, che pasta asciutta: