Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #1594

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Fa bene, adempie al suo dovere di nuocerci, dove può, quando può.

A noi spetta rendergli la pariglia, invece di gemere sulle sue crudeltà;

e non indaghiamo che sarà in tempo di pace di questa nostra fredda abitudine all’omicidio, che sarà di questi uomini a cui abbiamo insegnato ad esser uccisori tranquilli.

Quando venimmo sul Cauriòl, i cecchini ci molestavano ai passaggi obbligati, sparavano sulle corvé, tiravano dai punti più inopinati — hanno ucciso un capitano che usciva dal piccolo posto, hanno fatto prendere una paura matta al dottore che s’era ritirato sotto una pianta nella posa di Mario sulle rovine di Cartagine, e dovette scappare in fretta con i pantaloni in mano.

E allora dicemmo:

A cecchino, cecchino e mezzo.

E cominciammo a cecchinare anche noi.