Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #839

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

nel corpo quattro morsi di galletta, nell’animo la desolazione delle cose che si abbandonano per sempre.

I brevi alt — corpi buttati a terra, e dopo pochi istanti già il ronfare di qualcuno — non fanno che stancare di piu.

Lo stomaco vuoto brontola:

ma bisogna andare adagio con i viveri di riserva — non ci sarà, no, Collet col rancio a Malga la Costa, ma forse si troverà l’ordine di andare ancora avanti.

Non si bestemmia nemmeno più.

Si va meccanicamente, senza pensare;

il sonno blandisce con tentazioni atroci tutte le membra, passa con dita lievi sul volto, sussurra vigliaccherie infinitamente dolci.