Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #447

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

E la botte — Dio sa come ci si trovi ancora:

— la metteremo vicino a noi, e ogni caposquadra è autorizzato a venire ogni ora con la gavetta a prendere il vino per i suoi uomini.

Una regola, ci vuole.

Nel Grand Hôtel di Roncegno sulle seggioline bianche i soldati si grogiolano a questo solicello, davanti al porticato, a vista della valle striata di neve.

Oggi l’artiglieria nemica tace, da questa parte:

si sfoga altrove, ed i soldati commentano i rombi come il villano del Manzoni.

Ma lassù sul cornicione ci sono i segni della rabbia di ieri.