Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #342

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

— I t’ha ciapà anca ti sott la naja, neh vecio:

Ma l’occhio gli scivola giù alle maniche, e tà cchete, l’alpino esterrefatto s’irrigidisce su un trepido attenti con le dita convulse contro il cappello e due occhi pieni di terrore:

un generale, ostia, e lui ora tra i fumi del vino e della paura lo riconosce, perché era il suo colonnello al settimo, quando era recluta, tanti anni fa.

Il Generale Etna.

Adeso el me copa.

E il generale sorride, e gli dà un virginia:

poi siccome la panna è rimediata e si può ripartire, Bonan è fatto montare, ed eccolo là pettoruto, trionfante, sboccione, che torna al paese seduto vicino al meccanico, il suo mezzo metro di virginia attraverso la bocca.