Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #317

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

Si beve lo spumante per un ospite.

Chi si affaccia alle finestre spalancate su questa trionfante primavera vede giù nell’orto appoggiati al muro crogiolarsi al sole i tre vecchietti, le due vecchiette raggrinzite.

Ma in fondo al corridoio, nella cella umida e grigia, il moribondo combatte solo, indifferente, la sua agonia.

A Malga Puisle, a trainar cannoni con tutta la compagnia.

Su per la mulattiera gelata i pezzi arrancano:

un’ilarità robusta corre la compagnia, muscoli tesi nello sforzo, gara gioconda di arrivare perché lassù c’è un capitano della montagna che ha promesso del vino, e perché il tenente d’artiglieria dice che i territoriali non ce l’hanno fatta a portar su i cannoni.

Veramente oggi si doveva riposare, adesso siamo a riposo.