Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #278

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

E questa è successa a Campari.

È stato stanotte, sotto un nevischio tranquillo, in appostamento al di là delle linee un’ora di strada, a Brustolai, una desolazione di case arse e devastate nella sassaia che vien giù dall’Armentera.

Il fiume oscuro taglia il bianco sudicio del suolo.

Di là il paese morto di Marter:

ma ci deve essere il nemico in qualcuna delle sue case, anche stasera, come ieri.

Il silenzio non è rotto che da qualche bestemmia in sordina, da un picchiar stizzito di una scarpa contro un sasso perché i piedi cominciano a gelare.

Ed ecco la finestra d’una delle case più presso alla riva si accende, quadratino giallo di luce, canzonatura all’agguato armato di là dall’acqua.