Voci della Grande Guerra

Le scarpe al sole: cronaca di gaie e tristi avventure d’alpini, di muli e di vino Frase: #243

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AutoreMonelli, Paolo
Professione AutoreScrittore, giornalista
EditoreL. Cappelli
LuogoBologna
Data1921
Genere TestualeMemorie
BibliotecaThe University of Connecticut Libraries (Internet Archive)
N Pagine Tot227
N Pagine Pref
N Pagine Txt227
Parti Gold[122-131] [1-121] [132-229]
Digitalizzato Orig
Rilevanza3/3
Copyright

Contenuto

E, tutto, donne vino guerra immersi nel sole tiepido che diffonde blandi stordimenti sulle montagne lucide, trema trepido nella chiara corrente del fiume, fa allegri i combattimenti nella vallata sonora.

Stanotte siamo andati a sgombrare una casa cinquecento metri fuori delle linee, dove erano rimasti 1 borghesi.

La conosco bene, la casa.

Ieri mattina che su Borgo il Panarotta sgranava i suoi mòccoli, e su per la valle, verso Novaledo, tempestava il combattimento della 64a che faceva una ricognizione in forze, io ebbi l’ordine di uscire per garantire che qualche brutta sorpresa non scendesse da Sant Osvaldo sul tergo della compagnia.

Appostato dietro un muretto, ecco che nel campo del binocolo vedo la casetta, sull’aia davanti quattro bimbi giocare a giro tondo, e la mamma alla finestra stendere al sole tiepido i panni lavati.

Indifferenti, i bimbi, al fragore della fucileria, alle scie delle granate che incrinavano il cielo:

e questa che per noi era guerra combattuta e suscitatrice di sensazioni violente pareva fosse per essi un rombare di temporale lontano.