Voci della Grande Guerra

Perché la Germania non può vincere? Perché non l’abbiamo ancora vinta? Perché la vinceremo? Frase: #61

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AutoreSalvemini, Gaetano
Professione AutoreIntellettuale, storico, politico
Editores.n.
Luogos.l.
Data1918
Genere TestualeDiscorsi
BibliotecaBiblioteca comunale di Livorno
N Pagine Tot20
N Pagine Pref
N Pagine Txt20
Parti Gold1-20
Digitalizzato OrigNo
Rilevanza2/3
Copyright

Contenuto

L’una si stringe all’altra, ed entrambe si appoggiano all’Imperialismo germanico.

Insieme si salveranno o insieme andranno in rovina.

Attraverso il programma diplomatico dell’Intesa si realizza, per vie inaspettate, l’antico programma democratico di Giuseppe Mazzini.

E a mezzo secolo di distanza dalla morte di Mazzini, un altro grande idealista, condotto dalla guerra ad essere ministro del Re d’Italia, Leonida Bissolati, commemorando nell’ottobre scorso a Cremona Cesare Battisti, ha potuto nello stesso tempo ripetere il vaticinio di Mazzini e anticipare la pubblicazione ufficiale del programma dell’Intesa:

«Al barbarico militarismo prussiano, che fu il nido della orrenda congiura contro la pace, bisogna spezzare l’arma in pugno.

Quest’arma è l’Impero austro-ungarico.

Sinchè esiste quella compagine mostruosa, quello Stato che è la negazione e la compressione di tutte le nazionalità, che non siano la tedesca e la magiara, — la Germania imperiale potrà sempre allungare su di esso la mano per farsene arma, e valersi della sua enorme potenza per tornare alla riscossa.